tag:blogger.com,1999:blog-24698466408402319182024-03-13T03:22:10.624-07:00Comitato Acqua e Beni Comuni ChietiABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.comBlogger19125tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-44020995501325485482016-03-12T01:43:00.007-08:002016-03-12T01:45:21.949-08:00Coordinamento per i referendum - Chieti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-agcXyY4eFPQ/VuPkldy2IQI/AAAAAAAAAM8/Jr31Hr_2uykraM25C9s4pfuB9toYcbFMw/s1600/Logo_fermaletrivelle04bis.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-agcXyY4eFPQ/VuPkldy2IQI/AAAAAAAAAM8/Jr31Hr_2uykraM25C9s4pfuB9toYcbFMw/s200/Logo_fermaletrivelle04bis.jpg" /></a></div>
Cittadini, associazioni, forze sindacali e politiche hanno costituito il "Coordinamento per i referendum - Chieti” che svolgerà attività a sostegno delle prossime campagne referendarie. In particolare, in vista dell'imminente consultazione del 17 aprile sulle trivellazioni in mare, il Coordinamento promuoverà tutte le iniziative finalizzate ad informare ed affermare le ragioni del Sì.<br />
Il Coordinamento sarà a disposizione dei cittadini a partire da Sabato 12 marzo in Piazza G.B. Vico dalle 9.30 alle 12.30.
Alle ore 11.00 si terrà una conferenza stampa in loco per illustrare le prossime attività.<br />
<br />
Gruppo Google: <a href="https://groups.google.com/forum/#!forum/coordinamento-per-i-referendum-chieti">https://groups.google.com/forum/#!forum/coordinamento-per-i-referendum-chieti</a><br />
Gruppo Facebook: <a href="https://www.facebook.com/groups/1733147586898915/">https://www.facebook.com/groups/1733147586898915/</a><br />
E-mail: chieti.referendum@gmail.comABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-91067687949327527132016-03-06T06:07:00.003-08:002016-03-06T06:07:55.089-08:00Referendum 17 aprile 2016: vota sì per fermare le trivelle (vademecum)Vademecum referendum 17 aprile 2016<br />
(ringraziamo Enzo Di Salvatore per la stesura del documento)<br />
<div class="issuuembed" data-configid="23885054/33934179" style="height: 371px; width: 525px;">
</div>
<script async="true" src="//e.issuu.com/embed.js" type="text/javascript"></script>ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-19112554902860840582013-10-24T00:30:00.000-07:002013-10-24T00:32:26.920-07:00Chieti non passi le reti ad ACA: presidiamo il Consiglio ComunaleCHIETI NON PASSI LE RETI AD ACA: Domani pomeriggio, VENERDI' 25 OTTOBRE 2013 è fissata la prima convocazione di un Consiglio comunale che vede tra i punti all'ordine del giorno il passaggio delle reti idriche della Città all'ERSI (Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato), e quindi automaticamente (se non si intraprende con decisione una svolta verso una differente gestione dell'acqua) all'azienda ACA spa, con conseguente e vertiginoso aumento delle bollette per i cittadini.<br /><br /><br />Presidiamo il Consiglio comunale: appuntamento VENERDI' 25 OTTOBRE ore 16 a CHIETI palazzo Ex-Upim Corso Marrucino 76. Porta la tua bandiera dell'acqua!<br /><br />----<br />(di seguito il comunicato stampa inviato dal Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua)<br /><br />Comunicato stampa 23 ottobre 2013<br />ACQUA: CHIETI NON CEDA LE RETI SENZA GARANZIE<br />Il passaggio a una azienda mal gestita com’è l’ACA peggiorerebbe il servizio e raddoppierebbe il costo delle bollette per gli utenti<br />Appello del Forum Abruzzese: il consiglio comunale difenda i cittadini<br /><br />Il consiglio comunale di Chieti è stato chiamato ad esaminare, nel consiglio comunale di venerdì 25 ottobre (con eventuale prosecuzione dei lavori lunedì 28), al punto 6, il trasferimento reti e servizio idrico integrato all’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato (ERSI). Un tale passaggio, se non accompagnato da una concreta azione di segno diverso, comporterà la consegna della gestione ad ACA SpA, una azienda pubblica di diritto privato che ha già gestito con pessimi risultati per un breve periodo l’acqua a Chieti e comporterà bollette enormemente più “salate” per gli utenti, con tariffe quanto meno raddoppiate!<br /><br /><br />Ribadiamo che nell’intero territorio attualmente servito da ACA SpA (ambito interprovinciale che interessa Chieti e il suo hinterland, il Pescarese compresa la città capoluogo e alcuni comuni dei Teramano) LE UNICHE GESTIONI SANE, IN SOSTANZIALE PAREGGIO SE NON IN ATTIVO SOLO QUELLE DEI POCHI COMUNI CHE HANNO CONSERVATO LA TITOLARITÀ DEL SERVIZIO, Chieti in testa.<br /><br />La gestione della ACA è in Spa House e quindi, mentre formalmente la proprietà rimane pubblica, la gestione fa riferimento al diritto privatistico. Per questo come una qualsiasi azienda privata ACA chiede e ottiene finanziamenti ed è sottoposta al potere finanziario delle Banche o dei Fondi di investimento che erogano denaro solo in presenza di piani tariffari a lungo termine ed in costante aumento. Il tutto assolutamente indifferente e distaccato dalle programmazioni quali-quantitative, da problemi di carattere etico-sociale o di politica generale che un bene essenziale come l’acqua porta con sé.<br /><br />Inoltre la gestione dell’Aca, come succede anche per le altre spa in house abruzzesi o italiane, è stata caratterizzata negli anni da una situazione negativa con la quota degli investimenti mai spesa oculatamente e per intero perché “assorbita” dalla cattiva gestione e dagli sperperi. Non a caso la storia giudiziaria riguardante ACA spa caratterizza da anni la vicenda politica metropolitana fino al caso clamoroso più recente di un presidente sotto accusa e agli arresti domiciliari che non si vuole dimettere.<br /><br />Il bilancio di ACA è stato approvato in pareggio, anzi con un lieve margine di utile, ma è opinione comune che i debiti accumulati sarebbero intorno ai 90 milioni: gli stessi organi di controllo hanno parlato di un bilancio non veritiero bollato pubblicamente dallo stesso commissario straordinario liquidatore degli ATO nominato dalla Regione, il cui comunicato stampa è stato inoltrato alla magistratura ordinaria e a quella contabile da Forum Abruzzese dei Movimenti dell’Acqua e WWF. Sulla base di quel bilancio ritenuto non veritiero si invita ad aumentare le tariffe o si preme affinché entrino definitivamente nel calderone quei comuni (Chieti è il più grande e più importante) che, pur essendo soci della società, non hanno consegnato la gestione delle reti attraverso la cessione della proprietà all’ERSI e continuano a gestire in modo virtuoso il Servizio.<br /><br />L’ASSI di riferimento (Pescara) ha votato l’anno scorso la gestione pubblica attraverso una azienda speciale e quindi di diritto pubblico ma ACA si è ben guardata da avviare la procedura per una sua trasformazione in tal senso.<br /><br />Il Forum Abruzzese dei Movimenti dell’Acqua ha incontrato recentemente i sindaci del territorio, anche quello di Chieti, e ha proposto la creazione di un nuovo soggetto gestore del ciclo integrato dell’acqua attraverso una azienda speciale di diritto pubblico che ricrei le condizioni strutturali per una gestione efficace, pubblica e partecipata creata dai Comuni in favore dei propri cittadini, che garantisca una gestione sana e trasparente a costi non gonfiati dalla cattiva gestione.<br /><br />La nuova azienda, che ipotizziamo possa nascere a partire dai comuni dell’hinterland Chieti-Pescara (alcuni dei quali hanno già dato la propria dichiarata disponibilità) avrà mezzi economici, politici, forza e coesione necessari per la gestione, non sarà gravata da debiti e potrà gestire il Servizio con costi vantaggiosi per i cittadini e ricavando quel che serve per la gestione e gli investimenti direttamente dalle bollette su cui non graverà il peso del dissesto innescato dalla gestione dissennata di ACA, quindi una azienda che potrà essere di esempio agli altri comuni del territorio e dell’Abruzzo.<br /><br />È una scelta possibile e auspicabile, tenendo tra l’altro conto del fatto che Chieti attualmente già opera da sub ambito con esplicita delibera di autorizzazione dell’ATO (commissariato ma non sciolto) e che tale delibera mai revocata è perfettamente valida e in vigore.<br /><br />Chiediamo a tutti i consiglieri, indipendentemente dall’appartenenza politica, di tutelare i cittadini elettori rinviando il provvedimento in esame e condizionandolo a scelte finalmente in favore degli utenti e non più del sistema trasversale di potere e di mala gestione che in Abruzzo e non solo è ormai tristemente noto come “partito dell’acqua”.<br /><br /><br /><br />Segreteria Operativa Forum Abruzzese dei Movimenti per l'AcquaABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-36385656640310882112013-03-25T08:50:00.005-07:002013-03-25T08:50:59.250-07:00Il Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti replica all’assessore Mario Colantonio: l’unico vero “atto dovuto” è difendere i cittadini
<br />
<div class="p1">
<i>L’amministrazione si nasconde dietro l’obbligo del rispetto delle leggi dimenticando di aver capeggiato, pochi mesi fa, la protesta contro la norma nazionale che cancellava la Provincia</i></div>
<div class="p3">
L’assessore ai lavori pubblici Mario Colantonio, “a nome dell’amministrazione comunale”, risponde alla nostra esortazione a difendere i cittadini dal prevedibile imminente salasso sulle bollette dell’acqua nel caso venga messa in atto la cessione della rete acquedottistica. L’assessore afferma che “non può esistere improvvisazione e tantomeno innalzamento di barricate da parte di qualsivoglia Amministrazione nei confronti del rispetto delle leggi”. Una frase che tuttavia suona decisamente strana ricordando che appena qualche mese fa l’amministrazione, nel cui nome Colantonio parla, le barricate le ha innalzate eccome contro una legge dello Stato in base alla quale si voleva abolire la provincia di Chieti. Allora si esaminò la normativa, se ne contestarono le modifiche e l’interpretazione e si scese addirittura in piazza in difesa di un interesse leso. Ci spieghi l’assessore, anzi lo spieghi ai cittadini che lo hanno votato e che tra un paio di anni saranno di nuovo chiamati a scegliere i loro amministratori, perché non si può contestare una normativa regionale che già altri contestano e che comunque, se pedissequamente osservata, porterebbe al peggioramento del servizio e a bollette più elevate.</div>
<div class="p3">
La legge 9/2011 cui l’assessore fa riferimento, composta da un unico articolo con 33 commi, è stata approvata in gran fretta prima dei referendum sull’acqua ed è a nostro avviso inadeguata e andrebbe sostituita da una normativa davvero attenta alle esigenze degli utenti. Al di là comunque delle valutazioni di merito, sulle quali ognuno è legittimato ad avere le proprie opinioni, la legge 9/2011 è sino ad oggi largamente disattesa per le parti che più interessano al contribuente. Ad esempio il comma 28 prevede il divieto della costituzione e della permanenza delle cosiddette “società di patrimonio”, società che, con consigli di amministrazioni e presidenti pagati con denaro pubblico, non hanno altro compito che quello di affittare le reti a chi poi le gestirà. Ebbene prima del 2011 in Abruzzo resistevano ancora due di queste inutilissime società e due ce ne sono tuttora! Ma non solo: la legge regionale prevede anche, al comma 8, che l’ERSI (Ente regionale per il servizio idrico integrato), creato in sostituzione dei precedenti 6 ATO (Ambiti territoriali ottimali) operi una “valutazione ed analisi comparativa delle gestioni”: ebbene appare ovvio a chiunque, salvo evidentemente a chi gestisce l’acqua in Abruzzo e a qualche amministratore, che è la gestione migliore (nel caso specifico quella di Chieti) a dover essere imitata e non il contrario.</div>
<div class="p3">
Ci permettiamo di ricordare all’assessore che lo stesso sindaco, in campagna elettorale, si era impegnato con gli elettori ad una diversa attenzione alla questione acqua e che circa 1200 cittadini, attraverso il WWF, il 1 luglio 2010 hanno presentato una petizione per inserire nello Statuto comunale il concetto di acqua bene comune privo di valenza economica. Questa richiesta – nonostante i tempi contingentati previsti dallo stesso Statuto comunale – non sono stati sino a oggi neppure discussi. Evidentemente si dovrà prendere atto che al Comune di Chieti il rispetto delle regole ha un peso diverso nelle varie circostanze.</div>
<div class="p3">
Di fronte alla richiesta di cessione delle reti sarebbe necessaria una risposta politica prima che tecnica, con la sacrosanta pretesa che cambi profondamente la gestione dell’acqua, attualmente affidata in Abruzzo a inefficienti carrozzoni, e che le scelte di Chieti vengano usate come modello e non cancellate perché non consentono i profitti (dopo il referendum vietati in Italia) e gli sprechi che altrove alimentano ed hanno alimentato il cosiddetto trasversale <i>partito dell’acqua</i>.</div>
<div class="p3">
La verità è che l’unico “atto dovuto” che deve davvero interessare un amministratore degno del suo ruolo è la difesa dei suoi amministrati. Il Comune di Chieti cedendo le reti all’ERSI condannerà i cittadini a un peggioramento del servizio e a costi almeno triplicati. Non è demagogia ma semplice constatazione dei fatti affermare che coloro che proporranno e approveranno un tale provvedimento in consiglio comunale dovranno assumersene tutte le responsabilità di fronte agli elettori.</div>
<div class="p4">
<br /></div>
<div class="p5">
Comitato ACQUA E BENI COMUNI CHIETI</div>
ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-45887994444839567922013-03-22T05:50:00.000-07:002013-03-22T05:51:19.243-07:00Si celebra oggi il World Water Day istituito dalle Nazioni Unite<b>Il Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti accusa: sull’acqua il sindaco non rispetta gli impegni</b><br />
<div class="p2">
<i>La ipotizzata cessione delle reti danneggerà gli utenti: servizi meno efficienti e costi quasi triplicati</i></div>
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<br /></div>
<div class="p2">
Si celebra domani, 22 marzo, la giornata mondiale dell’acqua (<i>World Water Day</i>), ricorrenza istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite che invitano gli Stati membri a dedicare questo giorno alla promozione di attività concrete all’interno dei loro Paesi. La giornata servirà anche a rilanciare la <b>raccolta firme per l'ICE</b> (Iniziativa dei Cittadini Europei) finalizzata ad ottenere il riconoscimento del diritto umano all’acqua all’interno della Comunità Europea. In molte piazze saranno attivati banchetti, e <b>materiale sulla campagna ICE</b> è reperibile anche sul web <a href="http://www.acquapubblica.eu/materiali"><span class="s1">http://www.acquapubblica.eu/materiali</span></a>.</div>
<div class="p2">
Questo appuntamento arriva a Chieti in un momento particolarmente delicato, con l’amministrazione intenzionata e piegarsi alla richiesta dell’eterno commissario regionale del servizio idrico Caputi, cedendo all’Ersi la titolarità delle reti acquedottistiche. Il Comune di Chieti ha, a differenza del carrozzone ACA, una gestione virtuosa dell’acqua con un servizio discretamente efficiente (grazie anche alla buona volontà e alla dedizione di un eccezionale gruppo di fontanieri) e con costi notevolmente più bassi rispetto alle medie regionali. La cessione delle reti senza una profonda riforma in senso democratico del servizio idrico va assolutamente evitata. I cittadini di Chieti non devono contribuire a ripianare i danni creati da anni di malagestione. C’è una proposta di legge regionale elaborata dai Comitati attraverso una ampissima consultazione dei cittadini: dev’essere questa la base per ricostruire un servizio efficiente, sano e senza costi aggiuntivi per gli utenti.</div>
<div class="p2">
Aggiungiamo che nei giorni scorsi il sindaco di Chieti ha ricordato gli impegni presi il 10 marzo 2010, durante la campagna elettorale che avrebbe poi portato alla sua elezioni, con la Consulta Comunale delle Associazioni, e si è vantato di averli in gran parte rispettati. Il Comitato ABC Chieti gli ricorda tuttavia che ne manca uno particolarmente importante: in quella stessa riunione, davanti a centinaia di cittadini, l’allora candidato Umberto Di Primio, su precisa domanda del WWF, facendo seguito a una mozione votata all’unanimità dal consiglio municipale a tutela dell’acqua come bene pubblico privo di rilevanza economica, si era impegnato a far inserire questo concetto come “funzione imprescindibile” nello Statuto comunale. Di Primio aveva anzi sottolineato di suo pugno le espressioni<i> bene pubblico</i> e <i>privo di rilevanza economica</i>. Sono trascorsi tre anni e questo impegno è tuttora disatteso. Sono state anzi pure sin qui ignorate le oltre 1200 firme di cittadini raccolte dal WWF a sostegno di una petizione in tal senso consegnata al sindaco e al presidente del Consiglio comunale il 1 luglio 2010. Il World Water Day potrebbe rappresentare l’occasione giusta per attivare il processo virtuoso necessario per arrivare alla modifica dello Statuto comunale in linea con la saggia politica sull’acqua sino a ora (e speriamo anche in futuro) perseguita a Chieti e attualmente minacciata da una gestione regionale capace di creare solo carrozzoni che hanno sperperato milioni di denaro pubblico peggiorando complessivamente i servizi e aumentandone i costi per gli utenti e per la collettività.</div>
<div class="p2">
Il portavoce</div>
<div class="p2">
Luciano Di Tizio</div>
ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-65904956347493504132013-01-06T06:13:00.002-08:002013-01-06T06:14:18.322-08:00Chieti: presentazione e confronto sulla Proposta di Legge in materia di Servizio Idrico Integrato in Abruzzo<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="color: #1f497d;"><span style="font-size: x-large;"><b>ACQUA
BENE COMUNE:</b></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="color: #1f497d;"><span style="font-size: x-large;"><b>SE
HAI DETTO NO ALLA PRIVATIZZAZIONE</b></span></span><span style="color: #1f497d;"><span style="font-size: x-large;"><b>,</b></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="color: #1f497d;"><span style="font-size: x-large;"><b>SOSTIENI
LA RIPUBBLICIZZAZIONE!</b></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><b>Presentazione
e confronto</b></span><span style="font-size: medium;">
sulla</span><span style="font-size: medium;"> </span><span style="font-size: large;"><b>Proposta
di Legge alternativa </b></span><span style="font-size: medium;">per
l’</span><span style="font-size: medium;"><b>Abruzzo
</b></span><span style="font-size: medium;">in
materia di</span><span style="font-size: medium;"> </span><span style="font-size: medium;"><b>Servizio
Idrico Integrato</b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">elaborata
dal </span><span style="font-size: medium;"><b>Forum
Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">-
</span><span style="font-size: medium;"><b>RICONOSCIMENTO
DELL’ACQUA COME BENE COMUNE NON ECONOMICO</b></span><span style="font-size: medium;">,</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">contro
la privatizzazione e la gestione del servizio idrico a scopo di lucro</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">-
</span><span style="font-size: medium;"><b>TRASFORMAZIONE
DELLE S.p.A. IN CONSORZI DI SERVIZI SOCIALI,</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">per
assicurare criteri di efficacia, sostenibilità ambientale, equità
sociale e solidarietà</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">-
</span><span style="font-size: medium;"><b>GOVERNO PUBBLICO
E PARTECIPATO DELL’ACQUA,</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">per
garantire trasparenza e partecipazione cittadina</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">-
</span><span style="font-size: medium;"><b>RIDEFINIZIONE
DEGLI A.T.O.,</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">basata
sui bacini idrografici e non sui bacini elettorali</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">-
</span><span style="font-size: medium;"><b>ISTITUZIONE DI UN
FONDO REGIONALE PER IL DIRITTO ALL’ACQUA,</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">per
l’erogazione gratuita del quantitativo minimo vitale giornaliero di
acqua per ogni persona</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">-
</span><span style="font-size: medium;"><b>VIGILANZA SULLA
QUALITÀ DELLE ACQUE,</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.49cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">per
sorvegliare su incidenti ed emergenze</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;">mercoledì
9 Gennaio</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: large;">ore</span><span style="font-size: x-large;">
</span><span style="font-size: x-large;"><b>17:00</b></span><span style="font-size: x-large;"><b>,
</b></span><span style="font-size: large;">c/o</span><span style="font-size: x-large;"><b>
LIBRERIA DE LUCA</b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><b>(via
De Lollis- CHIETI) </b></span></span>
</div>
ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-71402468058643035162012-09-25T08:23:00.000-07:002012-09-25T08:29:15.626-07:00Piano acqua Regione Abruzzo: nuova convocazione del Comitato VIA<a href="http://1.bp.blogspot.com/-3cyuFaZXGfc/UGHMDQwFcuI/AAAAAAAAAFE/pdgW6yaPeDA/s1600/wwf.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-3cyuFaZXGfc/UGHMDQwFcuI/AAAAAAAAAFE/pdgW6yaPeDA/s1600/wwf.jpg" /></a><span class="Apple-style-span" style="font-family: FreeSans; font-size: 16px;"><b>In mezz'ora...</b></span><br />
<div style="font: 16.0px FreeSans; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: center;">
<b>Le regole sul futuro dell'acqua in Abruzzo saranno decise dal comitato VIA giovedì prossimo in pochi minuti.</b></div>
<div style="font: 16.0px FreeSans; margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: center;">
<b>Il WWF: inaccettabile, la siccità non ha insegnato nulla. I problemi di sorgenti, fiumi, captazioni e depurazione affrontati nel tempo di un'intervista della Annunziata.</b></div>
Le regole che riguardano il futuro dell'acqua in Abruzzo, tra fiumi ridotti a fogne, captazioni incontrollate, siccità e sprechi, saranno decise in 30 minuti, tra le 14:00 e le 14:30 di giovedì prossimo al Comitato VIA della Regione Abruzzo.<br />
Infatti, il Comitato sarà chiamato ad esprimersi con questo tempo a disposizione sul Piano di Tutela delle Acque, principale strumento di gestione della risorsa idrica, atteso dal 2001.<br />
Lo stesso giorno il Comitato V.I.A. dovrà altresì esprimersi su decine di altri progetti, tra cui cave, concessioni per ricerca di idrocarburi, impianti per rifiuti.<br />
Tornando all'acqua, il Comitato dovrà dare il suo parere sulla Valutazione di Incidenza Ambientale del Piano per tutti gli effetti che avrà su decine dei siti naturalisticamente più importanti della Regione, corrispondenti a oltre il 30% del territorio regionale (come i tre parchi nazionali del Gran Sasso, della Majella e d'Abruzzo, il parco regionale Sirente-Velino e decine di altri siti tra i più famosi della regione, dalla montagna al mare). In questi territori sono presenti i maggiori acquiferi della regione ed è concentrata gran parte della biodiversità abruzzese. Inoltre, molti dei grandi bacini idroelettrici sono localizzati proprio in queste aree (basti pensare a Barrea e Campotosto).<br />
Una situazione di grande complessità dove gli equilibri ambientali sono già saltati da tempo per il sovrasfruttamento della risorsa idrica.
Il WWF esprime, quindi, forti critiche per le modalità assolutamente inadeguate con cui si intende procedere all'esame di questo fondamentale strumento di gestione che, una volta approvato, durerà per decenni.<br />
Gli stessi contenuti del Piano sono stati aspramente criticati dalle associazioni ambientaliste poichè si rimanda al 2027 la riqualificazione di molti fiumi a fronte di un obiettivo comunitario posto al 2015. Inoltre la quantificazione del Deflusso Minimo Vitale da lasciare ai fiumi è stato calcolato in maniera sostanzialmente errata e si rischia addirittura di consentire nuove captazioni proprio nei siti naturalisticamente più importanti.<br />
Il WWF aveva recentemente stigmatizzato il Piano anche da un punto di vista scientifico in quanto gli elaborati contenevano strafalcioni e addirittura l'indicazione di specie inesistenti per i fiumi abruzzesi.<br />
Dichiara Luciano Di Tizio, presidente della sezione regionale del WWF “La Regione Abruzzo, pur essendo molto ricca di acqua, ha un sistema di gestione drammaticamente fallimentare, come dimostra lo stato pietoso di molti fiumi della regione derivante da captazioni e scarichi incontrollati. Pensare di poter valutare in 30 minuti quel Piano che dovrebbe risolvere questi enormi problemi è surreale, anche perchè gli stessi elaborati contengono criticità grandissime; ad esempio non fanno alcun riferimento alla questione dei cambiamenti climatici che sul ciclo idrico e sulla biodiversità stanno avendo effetti drammatici che sono sotto gli occhi di tutti.<br />
Il Dr. Sorgi, nonostante le plurime sconfitte che subisce il comitato VIA davanti ai TAR e non solo, continua a convocare il comitato con modalità palesemente inaccettabili che, a nostro avviso, contribuiscono a far permanere la nostra regione in un medioevo ambientale”.ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-9462625433727250702012-08-11T01:23:00.000-07:002012-08-11T01:23:42.768-07:00Padre Alex Zanotelli: Appello per l'acqua<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
“<i>LA VOCE DEL SIGNORE TUONA SULLE ACQUE …”</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Così</i> <i>un’antica
preghiera ebraica esaltava la</i> <i>presenza misteriosa di Dio anche
sulle acque!(Salmo 29)</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
In questa torrida estate speravo
proprio di darvi notizie rinfrescanti da Napoli sull’acqua.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il 31 luglio infatti c’era stato
annunciato che finalmente si sarebbe realizzato il grande sogno
napoletano e cioè che finalmente ARIN spa (la società che gestisce
l’acqua di Napoli) si trasformasse in un’Azienda Speciale(Acqua
Bene Comune-Napoli). Il Consiglio Comunale aveva così votato il 26
ottobre 2011. Ma perché quel voto diventasse realtà giuridica
bisognava che l’Arin andasse a firmare il passaggio davanti al
notaio. Ma le pressioni , da parte di potentati economico-finanziari,
sono state talmente forti da impedirlo. Tant ‘è che il 31 luglio
c’è stata sì una firma dal notaio, ma a una “condizione” ,e
cioè che entro il 15 novembre si faccia ‘un piano industriale e
finanziario’ ,piano che non è stato elaborato dal novembre scorso!
Il comitato dell’Acqua napoletano e campano, che dal 2004 ha
lavorato con passione e ostinazione per questa trasformazione, dovrà
ancora attendere prima di annunciare la buona notizia che Napoli è
diventata la capitale dell’acqua pubblica. Con ansia attendiamo
quel giorno!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Per fortuna che a consolarci è
arrivata la decisione della Corte Costituzionale (20 luglio) che
dichiarava l’illegittimità dell’articolo 4 della Finanziaria-bis
2011. Infatti quell’articolo disponeva la possibilità per gli enti
locali di liberalizzare i servizi pubblici. “Non si esagera dicendo
che questa è una sentenza storica- ha scritto S.Rodotà- perché in
concreto denuncia ed elimina una clamorosa frode del legislatore.”
E’ la prima volta che , con tale nettezza, è stato affermato il
diritto dei cittadini a veder rispettato il referendum. Questa è una
straordinaria vittoria per il popolo dell’Acqua! Per questo è
legittima la reazione dei cittadini di ribellarsi ai tentativi di
violare la legalità fissata dal Referendum. Per cui sosteniamo con
forza la campagna di ‘Obbedienza civile’ al Referendum, lanciata
dal Forum italiano dei movimenti dell’acqua, che invita i cittadini
italiani ad autoridursi del 7% le bollette dell’acqua. Dopo la
sentenza della Corte Costituzionale, questa campagna ne esce
rafforzata e deve estendersi su tutto il territorio nazionale, ove
questo è possibile (contattare i comitati provinciale e regionali).</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Altrettanto impellente,per me, diventa
ora portare in Corte Costituzionale la ventilata multiutility dal
Nord da realizzarsi attraverso al fusione di tutte le spa
multiutility esistenti :A2A, Iren, Hera- Acegas-Aps…formando un
mostro finanziario che gestirebbe i servizi pubblici dal Nord Italia.
Chi porterà questo sgorbio in Corte perché venga dichiarato non
cosituzionale?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Altra bella notizia: il Consiglio di
Stato si è pronunciato il 24 luglio sulla vicenda dell’Acea,
l’azienda che gestisce l’acqua di Roma. Il sindaco di Roma
Alemanno è deciso a vendere il 21% delle quote (il Comune di Roma ne
detiene il 51%), il resto è in mano alla multinazionale Suez e a
Caltagirone. I giudici del Consiglio di Stato hanno deciso che il
sindaco non può farlo. Questo potrebbe segnare la sconfitta di
Alemanno. E Roma potrebbe ottenere un’altra bella vittoria per
‘Madre Acqua’!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Abbiamo bisogno di tante vittorie
locali per forzare i partiti e il governo Monti a <u>rispettare</u>
seriamente il Referendum .Per questo dobbiamo portare questa spinta
propulsiva anche in Unione Europea. E’ questo lo scopo della prima
iniziativa legislativa dal basso per costringere il Parlamento
Europeo a portare le risorse idriche fuori dalle logiche del mercato.
L’occasione è offerta dall’ “Iniziativa dei cittadini
europei”(ICE),uno strumento introdotto dal Trattato di Lisbona che
assegna ai cittadini il diritto di proporre alla Commissione Euoropea
atti legislativi sulle politiche di propria competenza. Per formulare
la proposta sono necessarie un miline di firme in almeno sette paesi
della UE .Per il momento la raccolta è aperta solo in forma
cartacea.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Per informazioni sull’iniziativa
<span style="color: blue;"><u><a href="http://www.righ2water.eu/">www.righ2water.eu</a></u></span>
Per scaricare i moduli di raccolta
firme:http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/attachments/Modulo_raccolta_firme_ICE.pdf
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
E’ una campagna importante questa in
europa perché conosciamo l’enorme pressione delle multinazionali
dell’acqua come vivendi, Suez,Coca-cola o Sepsi…..stanno facendo
sul Parlamento Europeo.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Tocca a noi italiani che abbiamo vinto
un Referendum sull’acqua a dare una mano forte perché questo
impegno dilaghi anche in Europa.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Dobbiamo rimanere uniti! Solo rimanendo
uniti possiamo vincere.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
E la speranza rinasce dal basso!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Alex Zanotelli</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Napoli,11 agosto 2012</div>ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-30297590370532489322012-08-02T09:12:00.000-07:002012-08-02T09:13:50.933-07:00RIPRENDIAMOCI L'AC(QU)A!Domani 3 Agosto ore16.00, sit-in del Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua, durante l'assemblea dei soci dell'ACA S.p.A.<br />
<br />
Domani, venerdì 3 agosto, alle ore 16.00, presso la sede dell'Unione Industriali sita in Via Raiale, avrà luogo, in seconda convocazione, l'assemblea dei soci dell'ACA S.p.A.
Finalmente, grazie all'azione dei comitati locali, tra mobilitazioni e confronto con le amministrazioni, i soci di ACA (i nostri sindaci), saranno anche chiamati a votare il percorso di trasformazione della S.p.A. in azienda di diritto pubblico.<br />
<br />
Riteniamo fondamentale questo passaggio per voltare pagina nella gestione di una società troppo spesso saltata alla cronaca come esempio di cattiva gestione e clientelismo, affinché venga rispettato l'esito referendario del 12 e 13 giugno 2011, quando 500.000 abruzzesi si sono espressi a favore dell'acqua come bene pubblico fuori dal mercato, da gestire con trasparenza e partecipazione.<br />
<br />
Ricordiamo che l’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara del 16 aprile scorso ha deliberato la ripubblicizzazione della gestione e la revisione e riduzione dei costi dell’ACA. Tale delibera è stata firmata dal Commissario Caputi l’11 Luglio 2012 e adesso dev’essere attuata.
Inoltre, la sentenza della Corte Costituzionale n.199 depositata il 20 luglio scorso, dichiara incostituzionale e inammissibile l'articolo 4 del Decreto Legge 138 del 13 Ag osto 2011,eliminando ogni obbligo di privatizzazione e delegittimando così il tentativo di aggirare l'esito referendario da parte dei Governi Berlusconi e Monti. Non c'è scusa che tenga, ripubblicizzare si può.<br />
<br />
Oltre questo, all'ordine del giorno è prevista anche la nomina del nuovo presidente e del nuovo consiglio di amministrazione di ACA : chi sarà scelto per ricoprire tali cariche dovrà necessariamente porsi in discontinuità rispetto alla passata gestione e ai passati gestori dell'azienda e dovrà possedere le competenze per avviare la trasformazione in azienda di diritto pubblico.<br />
<br />
Come Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua organizzeremo un sit-in per vigilare sulle scelte dei sindaci e pertanto invitiamo i cittadini a partecipare con noi a questo importante momento di democrazia.
<br />
<br />
<div>
Per informazioni e per aderire alla campagna di “Obbedienza Civile” è possibile contattare la <b>Segreteria operativa del Forum dei Movimenti per l'Acqua Abruzzo</b>: 338.1195358 – <a href="tel:339.7244992">339.7244992</a> – <a href="tel:347.9365368">347.9365368</a>; e-mail:<a href="mailto:segreteriah2oabruzzo@gmail.com">segreteriah2oabruzzo@gmail.com</a>, per ulteriori approfondimenti potete consultare il sito nazionale <a href="http://www.acquabenecomune.org/">www.acquabenecomune.org</a></div>ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-90985713810260528962012-07-24T08:16:00.000-07:002012-07-24T08:16:13.552-07:00LA CORTE COSTITUZIONALE HA FATTO CHIAREZZA: NESSUN OBBLIGO DI PRIVATIZZAZIONE. ORA I SINDACI DIANO VIA LIBERA ALLA RIPUBBLICIZZAZIONE.ORA I SINDACI DIANO VIA LIBERA ALLA RIPUBBLICIZZAZIONE.ACA S.p.A. i sindaci producano tutti gli atti necessari per cambiare rotta. <br /><br />La sentenza della Corte Costituzionale n.199 depositata il 20 luglio 2012, dopo il ricorso di Puglia, Sardegna, Marche, Lazio, Emilia Romagna e Umbria, restituisce la voce ai cittadini italiani e la democrazia al nostro Paese. Lo fa dichiarando incostituzionale e inammissibile, l'articolo 4 del Decreto Legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi, a soli 23 giorni dalla pubblicazione dell’esito della consultazione referendaria, calpestava il risultato del referendum e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Questa sentenza blocca anche tutte le modificazioni successive, comprese quelle del Governo Monti. La Corte Costituzionale ribadisce con forza la volontà popolare espressa il 12 e 13 giugno 2011 e rappresenta un monito al Governo attuale e a tutti i poteri forti che speculano sui beni comuni: l'acqua e i servizi locali (trasporti, rifiuti, sociale, scuola, sanità, ecc..) devono essere pubblici.<br /><br />La sentenza rafforza la delibera del Commissario Unico Straordinario n°11 del 11 luglio 2012 “Approvazione del documento revisione e aggiornamento del Piano d'Ambito”, che ha ratificato la votazione dell’Assemblea dell’ASSI di Pescara del 16 Aprile scorso. <b>Tra le varie deliberazioni, i sindaci, soci di ACA, devono provvedere alla revisione e riduzione dei costi di gestione della società e alla sua trasformazione in Azienda di Diritto Pubblico.</b> Tale forma di gestione favorisce, rispetto alle S.p.A. maggiore controllo e partecipazione diretta, non solo da parte dei sindaci soci e dei consigli comunali, ma anche dei cittadini, dei lavoratori e dell’associazioni di tutela ambientale.<br /><br />Pertanto tocca ai sindaci, a partire dalla prossima assemblea di ACA S.p.A., avviare una necessaria rivoluzione nella gestione del Servizio Idrico, un cambio di rotta nel senso della trasparenza, della legalità, della competenza e della partecipazione. <b>È del tutto evidente che per far questo c’è bisogno di un Cda e di un presidente in netta discontinuità con il passato e in grado di traghettare l’azienda verso la ripubblicizzazione.</b><br /><br />I sindaci soci di ACA facciano di un’azienda, oggi tristemente famosa per le proprie inadempienze, un esempio virtuoso nella direzione auspicata dal comitato referendario e dai 500000 abruzzesi che hanno scelto una gestione pubblica, trasparente e partecipata dell’Acqua.<br /><br /><b>In aggiunta chiediamo che la Legge Regionale per il Servizio Idrico Integrato venga modificata attraverso un imprescindibile confronto con la società civile, il movimento referendario e le parti sociali.</b> Auspichiamo che venga esclusa, in via definitiva, qualsiasi forma di privatizzazione e che tali modifiche prendano in riferimento le scelte fatte dalle municipalità di Parigi, Berlino e Napoli, le quali non risultano in contrasto con alcuna normativa europea. Non ultimo, riteniamo che l’attuale gestione commissariale del Servizio Idrico in Abruzzo debba concludersi.<br /><br />A suo tempo chiedemmo alla Giunta regionale, al presidente Chiodi e al Commissario Caputi, che anche la regione Abruzzo presentasse ricorso contro l'art.4 del Decreto Legge 138/2011, ma non fummo ascoltati. Onde evitare che si ripetano casi come quelli del dragaggio o della filovia, questa volta, per quanto riguarda la Legge Regionale sull’acqua sarebbe opportuno dare ascolto alle istanze di cittadini, movimenti e comitati.<div>
<br /><div>
Segreteria Operativa Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua</div>
<div>
<br />La conferenza stampa su TV6: <a href="http://youtu.be/V4qweczW0DU">http://youtu.be/V4qweczW0DU</a></div>
</div>ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-83426942823279688422012-07-20T09:19:00.000-07:002012-07-24T11:37:05.350-07:00Grande vittoria dei movimenti, la Corte Costituzionale fa saltare le privatizzazioni di acqua e servizi pubblici localiOggi, 20 Luglio, la Corte Costituzionale restituisce la voce ai cittadini italiani e la democrazia al nostro Paese. Lo fa dichiarando incostituzionale, quindi inammissibile, l'articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi, calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali.<br />
Questa sentenza blocca anche tutte le modificazioni successive, compresa quelle del Governo Monti.
La sentenza esplicita chiaramente il vincolo referendario infranto con l'articolo 4 e dichiara che la legge approvata dal Governo Berlusconi violava l'articolo 75 della Costituzione.<br />
Viene confermato quello che sostenemmo un anno fa, cioè come quel provvedimento reintroducesse la privatizzazione dei servizi pubblici e calpestasse la volontà dei cittadini.<br />
La sentenza ribadisce con forza la volontà popolare espressa il 12 e 13 giugno 2011 e rappresenta un monito al Governo Monti e a tutti i poteri forti che speculano sui beni comuni.<br />
Dopo la straordinaria vittoria referendaria costruita dal basso, oggi è chiarito una volta per tutte che deve essere rispettata la scelta di 27 milioni di italiani: l'acqua e i servizi pubblici devono essere pubblici.<br />
<br />
Si scrive acqua, si legge democrazia!
--<br />
Luca Faenzi
Ufficio Stampa Forum Italiano dei Movimenti per l'AcquaABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-85945621761552505802012-06-26T10:48:00.001-07:002012-06-26T10:52:29.607-07:00Chieti, il Sindaco di Primio invia una diffida all'ACADopo il pubblico invito che gli è stato rivolto dal Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti con il <a href="http://abc-chieti.blogspot.it/2012/06/il-comitato-acqua-e-beni-comuni-chieti.html">comunicato del 22 scorso</a>, il Sindaco di Chieti ha inviato all'ACA la lettera-diffida che riproponiamo qui di seguito:<br />
A:<br />
Sig. Presidente dell’ACA<br />
<br />
Sig. Direttore Generale dell’ACA<br />
Commissario Straordinario<br />
del Servizio Idrico Integrato<br />
Ing. Pierluigi Caputi<br />
<br />
e, p.c.<br />
<br />
S.E. Il Prefetto<br />
<br />
Sig. Sindaci di:<br />
Cepagatti <br />
Scafa <br />
Manoppello <br />
Rosciano <br />
Casalincontrada <br />
Tocco da Casauria <br />
Torre dei Passeri <br />
<br />
Oggetto: situazione fornitura idrica.<br />
<br />
Egregi Signori,<br />
<br />
nella impossibilità di comunicare con Voi telefonicamente, nessuno risponde agli uffici dell’ACA, mi vedo costretto ad inviare la presente per denunciare il grave disagio che sta patendo la mia Città e per chiedere quanto appresso.<br />
<br />
Con la nota del 20 giugno scorso, prot. n. 10857, firmata dal Direttore Tecnico ing. Livello e dal Direttore Generale ing. Di Giovanni, mi è stato comunicato che, a causa della “diminuzione di portata della sorgente e considerate le condizioni climatiche”, avreste proceduto “alla programmazione di riduzione dell’erogazione idrica per il periodo 21 giugno – 8 luglio 2012”.<br />
<br />
Per quanto riguarda Chieti, mi avete comunicato che al serbatoio della Civitella l’erogazione media sarebbe stata ridotta a 158 l/s per l’intera giornata, l’erogazione normale è di 171-175 l/s;<br />
<br />
mentre per Chieti Scalo l’erogazione media sarebbe stata di 155 l/s dalle ore 5.00 e dalle 24.00 e dalle 24.00 alle 5.00 ci sarebbe stata la chiusura totale della erogazione. Normalmente l’erogazione su Chieti Scalo è di 170 l/s.<br />
<br />
Quanto a località Brecciarola, che s’approvvigiona dal Serbatoio Sbraccia, la chiusura totale dell’erogazione ci sarà il lunedì e giovedì dalle ore 22.00 alle ore 6.00.<br />
<br />
Nel corso di questi primi giorni, come comunicatovi dai nostri tecnici, da ultimo nel corso della serata di sabato 23 giugno, la erogazione ridotta è stata spesso al di sotto della media dichiarata e, comunque, insufficiente a soddisfare le esigenze minime dei cittadini anche quando è stata rispettata l’erogazione programmata (158 e 155 l/s).<br />
<br />
Non so in quanti dei 64 comuni che fanno parte dell’ACA si sta verificando quello che sta capitando a Chieti, mi consta personalmente che in molte realtà anche confinanti con noi non si stanno attuando le chiusure che non da oggi Chieti patisce.<br />
<br />
Assurda la chiusura dalle 24.00 alle 5.00 a Chieti Scalo, la parte più popolosa della città dove le utenze, tra ospedale e università, sono di gran lunga superiori rispetto al dato dei residenti dichiarati.<br />
<br />
Ormai a decine arrivano le proteste delle attività commerciali e dei pubblici esercizi che, nonostante siano dotati di autoclave e serbatoio, non riescono ad avere l’acqua sufficiente per poter svolgere la propria attività. A centinaia, invece, arrivano le richieste d’aiuto e le proteste dei cittadini della parte bassa della città, fiaccati da anni di riduzione notturna della erogazione dell’acqua da parte vostra ed oggi distrutti dal non potersi neppure fare una doccia considerato che la erogazione riavviata alle 5.00 del mattino, alle 10.00, non ancora si trasforma in acqua che esce dai rubinetti. Quanto alla parte alta, seppure meno grave, la situazione non desta minori preoccupazioni considerato che le chiusure a cui siamo costretti, a causa della minore erogazione di acqua da parte vostra, amplifica il problema in termini di reale erogazione nelle case e non solo.<br />
<br />
Voglio all’uopo ricordare che il Comando Provinciale di VV. FF. s’approvvigiona dalla nostra rete.<br />
<br />
Concludendo, considerato tutto quanto sopra esposto e denunciato, rilevato che la popolazione/utente è su Chieti di almeno 15.000 unità in più rispetto a quella residente (uffici, ospedale, università, etc.), che se nella parte alta la situazione per cittadini e attività è difficile, nella parte dello Scalo è drammatica, soprattutto a causa delle chiusure notturne, evidenziato che la situazione in cui si stanno trovando i cittadini richiama le competenze del Sindaco indicate dagli artt. 50 e 54 TUEL, al fine di evitare problemi di carattere igienico/sanitario, ovvero al fine di scongiurare, a causa del perdurare della mancanza di acqua in molte abitazioni e della concomitanti particolari condizione climatiche, emergenze sanitarie o di igiene pubblica.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Vi diffido</div>
<br />
a provvedere immediatamente, ovvero entro le ore 16,00 di oggi, a reimmettere nella rete cittadina almeno 165 l/s-h24, a non effettuare più, già dalla notte tra oggi 26 giugno e domani, mercoledì 27 giugno, la chiusura totale della erogazione di acqua nella parte bassa della città ed in località Brecciarola.<br />
<br />
In caso di mancato riscontro a questa mia, od anche in caso di rifiuto da parte Vostra ad accogliere la mia richiesta, effettuata ogni verifica con il mio servizio acquedotto sulla effettiva quantità di acqua da Voi erogata, adotterò tutte e le più utili azioni a difesa dei diritti dei miei cittadini.<br />
<br />
Inoltre, a mente della L.R. 9/2011, considerato che state erogando una quantità d’acqua inferiore al 30% di quanto convenuto, provvederò a far quantificare la riduzione di quanto dovutovi per la fornitura idrica.<br />
<br />
Cordialità.<br />
<br />
Avv. Umberto Di PrimioABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-3112045432276773532012-06-22T07:09:00.000-07:002012-06-22T07:09:38.852-07:00Il Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti sollecita il sindaco Di Primio perché prenda concretamente posizione contro i gravi e continui disservizi di ACA SpA<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-VXesxZXKD4k/TyvqkVgZ_jI/AAAAAAAAAAU/WTYrwTXRvPc/s1600/logo-abc-chieti-big.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="131" src="http://3.bp.blogspot.com/-VXesxZXKD4k/TyvqkVgZ_jI/AAAAAAAAAAU/WTYrwTXRvPc/s200/logo-abc-chieti-big.jpg" width="200" /></a></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
ALLE PROTESTE SEGUANO I
FATTI</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
Due anni fa la petizione
per la chiedere la modifica dello Statuto comunale</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="" name="_GoBack"></a>I
cittadini di Chieti, e in particolare quelli che risiedono nei
quartieri vallivi, continuano a subire continui disservizi nella
fornitura di acqua potabile. Le interruzioni sono frequenti e i
disagi sono destinati ad aumentare, come sempre, nei mesi più caldi
dell’anno. L’amministrazione municipale incolpa per questi
disservizi l’azienda acquedottistica ACA SpA, che rifornisce gli
impianti idrici cittadini, ma non mette in atto azioni concrete
perché la situazione cambi. L’assemblea dei sindaci (ASSI) di
Pescara, da cui l’ACA dipende, ha recentemente votato un documento
nel quale si chiede che il carrozzone ACA, costoso e inefficiente,
sia sostituito da una azienda speciale, modello Napoli, calibrata per
essere davvero partecipata e al servizio dei cittadini.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Il Comitato Acqua e Beni
Comuni Chieti sollecita il primo cittadino ad essere conseguente con
le sue dichiarazioni chiedendo anche lui ufficialmente lo
scioglimento dell’ACA e intanto l’applicazione immediata
dell’Indice Mall, che prevede delle penali a carico del gestore in
presenza di disservizi e inadempienze.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Al sindaco Di Primio
chiediamo concretezza e non semplici dichiarazioni stampa. Gli
chiediamo di non comportarsi come il suo predecessore che annunciò
pubblicamente l’intenzione di incatenarsi per protesta davanti alla
sede ACA, ma poi non fu neppure presente nella successiva assemblea
elettorale. Il risultato fu la conferma dei vertici di una azienda
che, allora come oggi, maltrattava Chieti e il suo territorio e che
costa fior di euro ai contribuenti a fronte di una gestione che
lascia scontenti migliaia di utenti.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Il Comitato Acqua e Beni
Comuni Chieti ricorda inoltre al primo cittadino e a tutti i
consiglieri comunali che tra pochi giorni, domenica 1 luglio, sarà
il secondo anniversario della consegna ufficiale in Municipio da
parte del WWF di una petizione firmata da circa 1200 cittadini per
chiedere l’inserimento nello Statuto teatino del concetto di acqua
bene comune e patrimonio inalienabile della collettività. Dopo due
anni non c’è stata alcuna risposta ufficiale, a dispetto degli
oltre 27 milioni di italiani che hanno votato sì al referendum per
togliere ogni forma di profitto dall’acqua.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
Comitato Acqua e Beni
Comuni Chieti</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
Il portavoce</div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
Luciano Di Tizio</div>ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-53850415445154624072012-05-05T11:39:00.003-07:002012-05-05T11:44:42.413-07:00REPORT RIUNIONE ASSI CHIETI del 3 maggio 2012Il Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti ha partecipato, insieme agli altri Comitati del territorio provinciale alla riunione dell’ASSI (Assemblea Sindaci Servizio Idrico) della provincia di Chieti. Erano presenti complessivamente cinque attivisti.<br />
Ricordo che l’ASSI Chietina nei fatti opera sul territorio servito per quanto riguarda l’acqua dalla SASI, cioè su gran parte del territorio provinciale ma non su Chieti e altri 12 comuni vicini a Chieti serviti invece dall’ACA di Pescara.<br />
L'assemblea ha preso in esame varie questioni: <br />
1) tariffe da applicare ai Comuni per i consumi di acqua ad esempio delle scuole; <br />
2) richiesta sottoscritta da alcuni sindaci per sottoporre a VAS e VINCA "a posteriori" il Piano d'Ambito già approvato; <br />
3) l’ormai nota questione della legge regionale assurda che lascia diversi comuni nei fatti impossibilitati a votare. <br />
Si è discusso a lungo senza arrivare a un voto, ma demandando l’approfondimento urgente delle questioni aperte a una commissione ristretta con un gruppo di sindaci (si era detto 6 ma mi sembra ne abbiamo nominati 8, pariteticamente tra centrodestra e centrosinistra), tecnici dell'ATO e <b>alcuni nostri rappresentanti</b>.<br />
Si tratta di un importante risultato perché <b>per la prima volta nel Chietino i movimenti referendari vengono considerati un interlocutore delle istituzioni locali</b>. <br />
È importante pure sottolineare come durante gli interventi <b>diversi sindaci o loro assessori abbiano ricordato il contributo dato dai movimenti, in particolare a Pescara, sulla questione acqua</b>. <br />
Di questi tempi non è poco.<br />
Ricordiamo che contro l’approvazione del Piano d’Ambito operata in una precedente assemblea SASI (anche allora era presente una nostra delegazione) è in fase di ultimazione un ricorso al TAR da parte dei movimenti e del WWF.<br />
<br />
Comitato ABC ChietiABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-55263353339127441862012-03-16T06:45:00.003-07:002012-03-16T06:51:13.325-07:00CONSEGNATA UNA LETTERA APERTA DEI COMITATI TEATINI AL SINDACO DI PRIMIO<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Una
delegazione del Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti e del Comitato
Universitario teatino ha incontrato ieri il sindaco della città
Umberto Di Primio, al quale è stata consegnata la lettera aperta
posta in allegato. Nel corso dell’incontro, durato oltre un’ora
in un clima di grande cordialità, i portavoce dei due comitati, Anna
De Medio e Luciano Di Tizio, hanno illustrato al primo cittadino le
fondamentali richieste elaborate dal movimento, sintetizzate in sette
punti:</span></div>
</div>
<ul>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">rifiutare,
in difesa di tutti i cittadini, ogni ipotesi di aumento delle
tariffe idriche al solo scopo di adeguamento agli standard degli
altri comuni e chiedere, al contrario, che i canoni pagati dai
cittadini vengano commisurati alle esigenze del servizio
(riparazione delle reti colabrodo; corretto funzionamento dei
depuratori, ecc.) e non al “foraggiamento” di carrozzoni
gestionali inefficienti e in gran parte inutili;
</span></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">proporre
l’applicazione dell’indice MALL nei Piani d’Ambito del
Servizio Idrico Integrato, che obbliga alla riduzione delle tariffe
in caso di disservizi. Tra l’altro, se questo indice fosse già
applicato, ne risulterebbero vantaggi diretti anche per il Comune di
Chieti, chiamato a pagare ingenti somme per la fornitura di acqua da
parte di ACA SpA nonostante i continui disservizi, antichi e
recenti, che i cittadini sono costretti a subire per le inadempienze
di tale azienda, sotto gli occhi di tutti;</span></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">farsi
promotore di una nuova legge regionale per la gestione del servizio
idrico che metta in primo piano le esigenze dei cittadini-utenti (e
non quello del cosiddetto “partito dell’acqua”, causa di tanti
danni alla regione), che coinvolga sin dalla fase elaborativa le
associazioni e i comitati e che abbia come fondamento/base i bacini
idrici (e non i bacini elettorali). Una riforma di questo tipo è
necessaria per sostituire la vigente normativa, assurda e
inefficace, che tra l’altro nega al comune di Chieti il diritto di
voto nelle assemblee dei sindaci del servizio idrico (ASSI);</span></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">sostenere
la trasformazione delle attuali SpA per la gestione del Servizio
Idrico Integrato in aziende consortili con la reale partecipazione
popolare (modello Napoli);</span></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">far
sì che venga modificato lo Statuto comunale, come richiesto dal WWF
sin dal 1 luglio 2010, riconoscendo l’acqua come bene comune
pubblico e l’accesso all’acqua come diritto umano, universale,
indivisibile, inalienabile;</span></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">appoggiare
la rivendicazione che i comitati dell’acqua stanno portando avanti
a livello nazionale insieme a Comuni e Province per escludere dal
patto di stabilità gli investimenti per i servizi pubblici e perché
almeno la metà dei finanziamenti erogati dalla Cassa Depositi e
Prestiti (finanziata con i soldi dei cittadini) venga restituita
alla collettività sotto forma di prestiti agevolati e non a tariffe
di mercato in favore degli investimenti per i servizi pubblici.</span></div>
</li>
</ul>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Il
sindaco ha accolto in linea di massima tutte le indicazioni, pur
sottolineando le difficoltà che Chieti incontra nel suo particolare
caso di gestione in proprio della rete idrica e riservandosi di
verificare la attuabilità amministrativa delle singole proposte:
“Userò – ha affermato Di Primio – il vostro documento come
pro-memoria per affrontare questa delicata e importante
problematica”. Circa l’inserimento del concetto di acqua come
diritto universale nello Statuto, il sindaco ha assicurato che la
modifica è stata già inserita nella bozza di revisione attualmente
in esame della commissione consiliare apposita ed ha assicurato, su
richiesta della delegazione, che ne sarà data ampia diffusione.</span></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Al
termine dell’incontro i portavoce e gli altri membri presenti dei
Comitati (Mara Miccoli e Giovanna Di Ielsi, oltre a Nicoletta Di
Francesco del WWF e Daniele Colantonio di Legambiente) hanno espresso
soddisfazione per gli impegni del sindaco, “ma ci riserviamo – ha
sottolineato Anna De Medio – di esprimere un giudizio quando agli
impegni seguiranno fatti concreti, sperando che ciò accada presto”.</span><br />
<br />
<br />
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>LETTERA
APERTA AL SINDACO DI CHIETI</b></span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La normativa
regionale attualmente in vigore sul servizio idrico integrato colloca
Chieti nell’ASSI della sua provincia nella quale però il Comune
non ha diritto di voto, perché la città non è servita dalla SASI,
la S.p.A. a capitale pubblico e a diritto privato che gestisce il
servizio idrico integrato nel Chietino. Nell’ASSI della provincia
di Pescara il Comune di Chieti è invece ammesso a partecipare, in
quanto servito dall’ACA, ma anche in quella assemblea non ha
diritto di voto perché appartenente a una diversa provincia. La
proposta di modifica della legge regionale con la quale si puntava a
sanare questa incredibile anomalia, redatta in sede di assemblea a
fine dicembre 2011 e ufficialmente trasmessa alla Regione non è
stata presa in alcuna considerazione.
</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Il Comune di
Chieti attualmente non ha diritto ad esprimere il proprio voto in
sede di discussione e approvazione dei Piani d’Ambito</b>,
che programmano gli interventi e gli investimenti nel servizio idrico
integrato <b>sino al 2027</b>:
uno dei capoluoghi di provincia e comunque una delle città più
popolose d’Abruzzo è esclusa dalla fase decisionale in un settore
di vitale importanza per i suoi cittadini.
</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sul territorio di
Chieti l’acqua viene attualmente fatturata su tre fasce di consumo
(€ 0,27 al mc fino a 6 mc/mese; € 0,41 tra 6 e 14 mc/mese; €
0,57 oltre 14 mc/mese). La tariffa media è di circa € 0,42 al
metro cubo. L’ACA, là dove gestisce direttamente il servizio,
fattura l’acqua a 1,35 €/mc, somma che scenderà a 1,30 €/mc
appena sarà correttamente applicata la disposizione referendaria che
ha cancellato la remunerazione del 7% sul capitale investito. <b>Chieti
con le sue tariffe nettamente inferiori ha un comportamento virtuoso,
che dovrebbe essere preso ad esempio nel territorio regionale.</b>
È dunque del tutto inaccettabile che avvenga invece il contrario,
con la richiesta da parte dell’ATO di adeguare le tariffe teatine a
quelle in vigore nel resto del territorio, più alte in conseguenza
anche di una gestione a dir poco meno oculata dell’acqua bene
pubblico.</span></div>
<div align="JUSTIFY">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tutto ciò premesso,
il Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti e il Comitato Universitario
Acqua Bene Comune chiedono al sindaco di Chieti, avv. Umberto Di
Primio:</span></div>
<ul>
<li><div align="JUSTIFY" style="line-height: 100%;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">di
rifiutare, in difesa di tutti i cittadini, ogni ipotesi di aumento
delle tariffe idriche per un semplice adeguamento e di chiedere
invece che i canoni pagati dai cittadini vengano commisurati alle
esigenze del servizio (riparazione delle reti colabrodo; corretto
funzionamento dei depuratori, ecc.) e non al “foraggiamento” di
carrozzoni gestionali inefficienti e in gran parte inutili;
</span></div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY" style="line-height: 100%;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">di
chiedere in tal senso a gran voce che i Piani d’Ambito del
Servizio Idrico Integrato prevedano l’applicazione dell’indice
MALL che obbliga alla riduzione delle tariffe in caso di disservizi.
Tra l’altro se questo indice fosse già applicato ne avrebbe
vantaggi diretti anche il Comune di Chieti chiamato a pagare ingenti
somme per la fornitura di acqua da parte di ACA SpA nonostante i
continui, antichi e recenti, disservizi che i cittadini sono
costretti a subire per le inadempienze di tale azienda e che sono
sotto gli occhi di tutti;</span></div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY" style="line-height: 100%;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">di
farsi promotore di una nuova legge regionale per la gestione del
servizio idrico che metta in primo piano le esigenze dei
cittadini-utenti, e non quello del cosiddetto “partito dell’acqua”
che tanti danni ha causato nella regione, che sia realmente
partecipata con il coinvolgimento delle associazioni e dei comitati
sin dalla fase elaborativa e che sia basata sui bacini idrici e non
sui… bacini elettorali di questa o quella parte politica;</span></div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY" style="line-height: 100%;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">di
sostenere la trasformazione delle attuali SpA per la gestione del
Servizio Idrico Integrato in aziende consortili con la reale
partecipazione popolare (modello Napoli);</span></div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY" style="line-height: 100%;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">di
far sì che venga, come richiesto dal WWF sin dal 1 luglio 2010,
modificato lo Statuto comunale, riconoscendo il diritto umano
all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano,
universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come
bene comune pubblico;</span></div>
</li>
<li><div align="JUSTIFY" style="line-height: 100%;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">di
appoggiare la rivendicazione che i comitati dell’acqua stanno
portando avanti a livello nazionale insieme a Comuni e Province per
escludere dal patto di stabilità gli investimenti per i servizi
pubblici e perché almeno la metà dei finanziamenti erogati dalla
Cassa Depositi e Prestiti (finanziata con i soldi dei cittadini)
venga restituito alla collettività sotto forma di prestiti
agevolati e non a tariffe di mercato in favore degli investimenti
per i servizi pubblici.</span></div>
</li>
</ul>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
</span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I
PORTAVOCE</span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Comitato
Acqua e Beni Comuni Chieti</span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Luciano
Di Tizio </span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br />
</span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Comitato
Universitario Acqua Bene Comune</span></div>
<div align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Anna
De Medio</span></div>
<br />
<br />
<br />
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-B5LFH5hEJko/T2ND1lz2MdI/AAAAAAAAAE4/J4sOb_G3Uno/s1600/abc-sindaco2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://3.bp.blogspot.com/-B5LFH5hEJko/T2ND1lz2MdI/AAAAAAAAAE4/J4sOb_G3Uno/s400/abc-sindaco2.jpg" width="400" /></a>ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-67820622592415645652012-03-02T05:56:00.000-08:002012-03-02T06:04:52.604-08:00Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti: CONSEGNATA LA PASTA ALLE MENSEIl Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti ha completato, con la consegna di altri 164 kg di pasta a ciascuna delle due mense attive in città (“Santa Luisa” gestita dal Gruppo di volontariato Vincenziano nella città alta e “Madre Teresa di Calcutta” della Caritas Diocesana allo Scalo) la donazione realizzata con il denaro risparmiato durante la campagna referendaria. Compresa la precedente consegna, sono stati dunque forniti a ogni mensa poco più di 210 kg di pasta per una fornitura complessiva di oltre 420 kg.
Il Comitato, sostenuto da decine di associazioni e centinaia di cittadine e cittadini, ha deciso di utilizzare in tal modo quel denaro, poco più di mille euro, con una duplice finalità: aiutare chi da sempre aiuta i bisognosi e chi opera nella legalità per la legalità, perfettamente in linea con lo spirito e le azioni del Comitato stesso.
La pasta è stata acquistata infatti presso la Cooperativa Libera Terra contro le mafie: viene prodotta dal grano che cresce su terreni e con beni confiscati alle organizzazioni malavitose. Il Comitato intende in tal modo ribadire con forza la richiesta di rispettare la democrazia e la legge insita nella campagna di obbedienza civile che il Forum dell’Acqua è costretto a varare a livello nazionale per ottenere che non vengano disattese le prescrizioni referendarie, come a più livelli si sta cercando assurdamente di fare.
L’attenzione alle mense è motivata anche dal fatto che nel nostro territorio la cronica carenza di posti di lavoro è stata recentemente accentuata dalla crisi economica in atto e da talune non condivisibili scelte aziendali: una serie di situazioni che hanno ampliato drammaticamente la fascia dei bisognosi.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-tYjaHrlHZ-I/T1DRM64nXII/AAAAAAAAAEk/6iFHfBWETY4/s1600/Mensa+Madre+Teresa+di+Calcutta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-tYjaHrlHZ-I/T1DRM64nXII/AAAAAAAAAEk/6iFHfBWETY4/s320/Mensa+Madre+Teresa+di+Calcutta.jpg" width="312" /></a></div>
È importante infine ricordare che è stato possibile risparmiare una parte del denaro raccolto per sostenere la campagna referendaria (frutto esclusivo delle donazioni di cittadini e associazioni) grazie al fatto che i membri del comitato di coordinamento e gli attivisti tutti che hanno dato una mano non hanno voluto neppure il rimborso delle spese vive sostenute in favore della campagna referendaria (benzina, colla per affiggere i manifesti, ecc.). Le cittadine e i cittadini, a differenza di chi dovrebbe rappresentarli, hanno dimostrato con i fatti la loro profonda fede nella democrazia. Per questo ora pretendono che i risultati referendari vengano correttamente applicati e non elusi in nome di interessi economici del tutto estranei al bene comune e comunque bocciati il 12 e 13 giugno 2011 dalla stragrande maggioranza degli italiani.
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-UioEi6pU8NI/T1DRV6i0T7I/AAAAAAAAAEs/ImxNVhNo1co/s1600/Mensa+Santa+Luisa+.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="289" src="http://4.bp.blogspot.com/-UioEi6pU8NI/T1DRV6i0T7I/AAAAAAAAAEs/ImxNVhNo1co/s320/Mensa+Santa+Luisa+.jpg" width="320" /></a></div>ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-26179722472754737182012-02-03T06:07:00.000-08:002012-02-03T06:25:52.632-08:00Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti: LEGALITÀ E RISPETTO DELLE REGOLE<a href="http://1.bp.blogspot.com/-1Wgb2TAZPTI/Tyvt3xrY0BI/AAAAAAAAAA8/JfWqHCA60L0/s1600/logo-abc-chieti-big.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 350px; height: 230px;" src="http://1.bp.blogspot.com/-1Wgb2TAZPTI/Tyvt3xrY0BI/AAAAAAAAAA8/JfWqHCA60L0/s400/logo-abc-chieti-big.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5704914895478771730" /></a><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style=" ;font-family:Arial, sans-serif;">Il Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti, sostenuto da decine di associazioni e centinaia di cittadini, ha deciso di utilizzare il denaro, poco più di mille euro, risparmiato durante la campagna referendaria per acquistare circa 410 kg di pasta (spaghetti, rigatoni, fusilli, ecc.) da donare alle due mense attive a Chieti: “Santa Luisa” gestita dal Gruppo di volontariato Vincenziano nella città alta e “Madre Teresa di Calcutta” della Caritas Diocesana allo Scalo.</span></div><p align="JUSTIFY"><span style="font-family:Arial, sans-serif;">La scelta, condivisa in assemblea dagli aderenti al Comitato, ha due finalità: aiutare chi da sempre aiuta i bisognosi e chi opera nella legalità per la legalità, perfettamente in linea con lo spirito e le azioni del Comitato stesso. La pasta è stata acquistata infatti presso la </span><span style="font-family:Arial, sans-serif;"><i>Cooperativa Libera Terra contro le mafie</i></span><span style="font-family:Arial, sans-serif;">: viene prodotta dal grano che cresce su terreni e con beni confiscati alle organizzazioni malavitose. Il Comitato intende in tal modo ribadire con forza la richiesta di rispettare la democrazia e la legge insita nella campagna di obbedienza civile che il Forum dell’Acqua è costretto a varare a livello nazionale per ottenere che non vengano disattese le prescrizioni referendarie, come a più livelli si sta cercando assurdamente di fare. </span> </p> <p align="JUSTIFY"><span style="font-family:Arial, sans-serif;">L’attenzione alle mense è motivata anche dal fatto che nel nostro territorio la cronica carenza di posti di lavoro è stata recentemente accentuata dalla crisi economica in atto e da talune non condivisibili scelte aziendali: una serie di situazioni che hanno ampliato drammaticamente la fascia dei bisognosi. </span> </p> <p align="JUSTIFY"><span style="font-family:Arial, sans-serif;">È importante infine precisare che è stato possibile risparmiare una parte del denaro raccolto per sostenere la campagna referendaria (frutto esclusivo delle donazioni di cittadini e associazioni) grazie al fatto che i membri del comitato di coordinamento e gli attivisti tutti che hanno dato una mano non hanno voluto neppure il rimborso delle spese vive sostenute in favore della campagna referendaria (benzina, colla per affiggere i manifesti, ecc.). Le cittadine e i cittadini, a differenza di chi dovrebbe rappresentarli, hanno dimostrato con i fatti la loro profonda fede nella democrazia. Per questo ora pretendono che i risultati referendari vengano correttamente applicati e non elusi in nome di interessi economici del tutto estranei al bene comune e comunque bocciati il 12 e 13 giugno 2011 dalla stragrande maggioranza degli italiani.</span></p> <p align="JUSTIFY"><span style="font-family:Arial, sans-serif;">Per quanto riguarda in particolare la situazione della nostra città, cominciano in questi giorni a circolare indiscrezioni sulla richiesta di un adeguamento delle tariffe, oggi a Chieti ben più basse di quelle praticate dall’ACA. L’</span><span style="font-family:Arial, sans-serif;"><i>adeguamento</i></span><span style="font-family:Arial, sans-serif;">, come avevamo già denunciato il 18 gennaio scorso, comporterà in realtà tariffe tre volte più alte senza alcun reale vantaggio per i cittadini. Chiediamo con forza che il Comune di Chieti faccia sentire la propria voce, in difesa dell’interesse dei suoi amministrati, pretendendo che la gestione dell’acqua nel territorio non sia affidata a carrozzoni inefficienti e che si tengano invece in primo piano le reali necessità e i diritti degli utenti, attraverso ad esempio l’abolizione sulle bollette della quota del 7% di remunerazione del capitale investito, come stabilito dal referendum; l’introduzione dell’Indice MALL nei piani d’ambito del servizio idrico integrato; l’ammodernamento delle reti idriche per evitare sprechi ancora oggi enormi…</span></p> <p align="JUSTIFY"><span style="font-family:Arial, sans-serif;">A tal proposito sottolineiamo che il Comitato Acqua e Beni Comuni ha chiesto un incontro “urgente” al sindaco di Chieti Umberto Di Primio con una lettera consegnata al protocollo comunale l’11 gennaio scorso. Finora non abbiamo avuto alcuna risposta. </span> </p> <p style="margin-bottom:0cm" align="RIGHT"><span style="font-family:Tahoma, sans-serif;">Comitato ACQUA E BENI COMUNI CHIETI</span></p><p style="text-align: left;margin-bottom: 0cm; " align="RIGHT"><span style="font-family:Tahoma, sans-serif;"><br /></span></p><a href="http://1.bp.blogspot.com/-n5WzV2_MuU8/TyvuLRFSD7I/AAAAAAAAABg/jneoBTu601w/s1600/ABC%2BFoto%2B3.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 262px;" src="http://1.bp.blogspot.com/-n5WzV2_MuU8/TyvuLRFSD7I/AAAAAAAAABg/jneoBTu601w/s400/ABC%2BFoto%2B3.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5704915230326394802" /></a><br /><a href="http://4.bp.blogspot.com/-uTZWoZCL8SQ/TyvuKYB953I/AAAAAAAAABY/SWjFFRNpcuo/s1600/ABC%2BFoto%2B4.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 267px;" src="http://4.bp.blogspot.com/-uTZWoZCL8SQ/TyvuKYB953I/AAAAAAAAABY/SWjFFRNpcuo/s400/ABC%2BFoto%2B4.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5704915215011669874" /></a><br /><a href="http://1.bp.blogspot.com/-35aXib4fkB0/TyvuKIf_xyI/AAAAAAAAABI/2e__F-lcEKc/s1600/ABC%2BFoto%2B1.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 319px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/-35aXib4fkB0/TyvuKIf_xyI/AAAAAAAAABI/2e__F-lcEKc/s400/ABC%2BFoto%2B1.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5704915210842654498" /></a>ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-14790314256610835522012-01-18T12:58:00.000-08:002012-01-18T13:01:41.479-08:00GIÙ LE MANI DALL’ACQUA E DALLA DEMOCRAZIA: IL MIO VOTO VA RISPETTATO<p style="margin-bottom: 0cm;" align="JUSTIFY"><span style="font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt;">Il Comitato locale Acqua e Beni Comuni di Chieti invita i 25.000 cittadini (24.873 per il primo quesito; 25.124 per il secondo: ben oltre la metà degli elettori del capoluogo) che hanno votato Sì ai due referendum sull’acqua a prendere coscienza del fatto che quella eccezionale vittoria democratica rischia di essere vanificata per effetto delle cosiddette liberalizzazioni programmate dal Governo Monti. Nel caso dell’acqua “liberalizzare” significa regalare ai privati un bene comune in regime di monopolio di fatto.</span></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="JUSTIFY"><span style="font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt;">In Abruzzo la gestione dell’acqua è oggi affidata a una legge regionale, assurdamente varata alla vigilia del referendum, senza aspettarne l’esito, e comunque mal costruita. Sulla base di quella legge Chieti, insieme a diversi altri Comuni della sua provincia e ad alcuni Comuni del Teramano, non può esprimere il proprio voto sulla gestione e programmazione del Servizio Idrico Integrato. Nell’assemblea dei sindaci (ASSI) della Provincia di Chieti il Comune di Chieti non ha potuto votare il Piano d’Ambito che programma gli investimenti sino al 2027 perché la SpA a capitale pubblico che gestisce il servizio nel territorio teatino, la SASI, non fornisce acqua al capoluogo. Ma il Comune di Chieti non ha voto neppure nell’ASSI di Pescara, perché è in un’altra provincia, benché sia il gestore del pescarese, l’ACA, a rifornirla! Gestione e investimenti condizionati per quasi trent’anni con un capoluogo di provincia nonché città tra le più popolate d’Abruzzo impossibilitata a far pesare le proprie scelte: ci si aspetterebbe una fiera protesta e invece nelle più recenti assemblee SASI (a Santa Maria Imbaro per il Chietino e a Pescara) il Comune di Chieti ha brillato per la sua assenza.</span></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="JUSTIFY"><span style="font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt;"><b>Chieti in compenso ha una positiva gestione in proprio dell’acqua</b>, visto che l’amministrazione municipale ha mantenuto la proprietà delle reti, dopo un infausto e per fortuna breve periodo di affidamento all’ACA. Nel Comune di Chieti l’acqua viene fatturata agli utenti secondo tre fasce di consumo: 0,27 €/mc sino a 6 metri cubi al mese, 0,41 tra 6 e 14 mc/m, 0,57 oltre i 14 mc/m ai quali va aggiunto un euro di quota fissa per ogni mese di fatturazione. Una tariffa nettamente inferiore a quella applicata dal carrozzone pubblico ACA: 1,35 €/mc che dovrebbe diventare 1,30 con l’applicazione del referendum, togliendo il 7% di remunerazione fissa per il capitale investito. <b>La gestione dell’acqua a Chieti avviene in condizioni di sostanziale pareggio economico</b>. Questo vuol dire che l’ACA è sovradimensionata o comunque che ha costi eccessivi a carico degli utenti, ma come pensa di rimediare la politica? Non già, come sarebbe logico nell’interesse dei cittadini, abolire le SpA di gestione dell’acqua, troppo costose, ma al contrario chiede a Chieti di adeguare le tariffe pareggiandole a quelle dell’ACA! Nei prossimi mesi, i cittadini facciano attenzione, <b>potrebbe arrivare in Consiglio comunale una delibera che, su richiesta del commissario dell’ATO abruzzese, se approvata, triplicherebbe i costi per gli utenti</b>. Una delibera che invitiamo sin d’ora tutti i consiglieri comunali a bocciare senza mezzi termini, nel nome di una gestione corretta e senza sprechi dell’acqua e nell’interesse di tutti i cittadini.</span></p> <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt;"> Ultima questione, ma non certo per importanza: il 1 luglio 2010 il WWF, che è membro attivo del nostro Comitato, ha<b> consegnato al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale una petizione, firmata da 1.134 cittadini di Chieti</b>, con la quale si chiedeva di inserire nello Statuto Comunale il principio del “diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico”. Veniva chiesto inoltre il riconoscimento, nello Statuto, del servizio idrico integrato come un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, “in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, la cui gestione va quindi attuata attraverso un Ente di diritto pubblico”. Lo stesso Statuto (art. 63 comma 2) prevede che ci sia un pronunciamento entro 2 mesi dalla consegna di una petizione popolare, ma <b>di mesi ne</b> <b>sono passati già più di 18 senza che quella richiesta sia mai stata portata all’esame del Consiglio comunale</b>, a dispetto dei ripetuti solleciti del WWF.</span></p> <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt;"><img style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto;" alt="conferenza_stampa_abc_chieti" src="http://www.chietiscalo.it/images/allegatifotografici/eventi_e_manifestazioni/varie/conferenza_stampa_abc_chieti.jpg" height="450" width="600" /></span></p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt;"><a href="http://www.chietiscalo.it/attachments/article/12596/volantino%20acqua.pdf">Scarica il volantino</a><br /></span></p> <p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt;"><a href="http://www.chietiscalo.it/la-voce-dei-cittadini/ambiente-e-inquinamento/acqua/12559-in-piedi-popolo-dellacqua.html">Leggi l'appello di padre Alex Zanotelli</a><br /></span></p>ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2469846640840231918.post-46731031573771794042011-10-17T23:50:00.000-07:002011-10-17T23:53:04.912-07:00Comitato Acqua e Beni Comuni - Chieti<p style="margin-bottom: 0cm"><span style="font-size:180%;"><b>Atto costitutivo e Statuto</b></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">In data martedì 11 ottobre 2011, presso la sala della Libreria De Luca (g.c.), dalle ore 18 alle 20, si sono riuniti i comitati/associazioni e i cittadini indicati in calce al presente documento, tutti già aderenti al Comitato referendario “2 Sì per l'acqua bene comune – Chieti” disciolto dopo la consultazione elettorale del 12 e 13 giugno 2011. </p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">Dopo ampia discussione sulla situazione post referendaria, i cittadini presenti, a titolo personale e/o a nome dei rispettivi comitati/associazioni, decidono di fondare il comitato “Acqua e Beni Comuni - Chieti” (in sigla “ABC Chieti”) e ne approvano lo Statuto qui si seguito riportato.</p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">Al termine dei lavori il presente documento, composto da tre pagine, viene sottoscritto in calce e siglato su ciascuna pagina, per accettazione, da parte di tutti i presenti ed è affidato al Comitato di coordinamento a disposizione, per la consultazione, di qualunque socio ne faccia richiesta. </p> <p style="margin-bottom: 0cm"><span style="font-size:180%;"><b>STATUTO</b></span></p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><b>Art. 1. Costituzione, adesione, scopi e durata </b>È costituito il Comitato “Acqua e Beni Comuni Chieti”, d’ora in avanti indicato come “Comitato”, con sede legale in Chieti presso l’abitazione del suo rappresentante pro-tempore, indicato come Portavoce del Comitato. Il Comitato può, qualora sia ritenuto necessario, aprire una propria sede o appoggiarsi ad altre strutture. Il Comitato non ha fini di lucro.</p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">Ne fanno parte i cittadini e, attraverso i loro rappresentanti, i comitati/associazioni che sottoscrivono in data odierna il presente documento (soci fondatori), nonché tutti coloro (cittadini e associazioni/comitati) che vorranno successivamente aderire (soci). L’adesione o l’uscita dal Comitato avvengono attraverso una semplice comunicazione scritta, anche via mail, indirizzata al coordinamento pro-tempore del Comitato stesso. Soci fondatori e soci hanno identici diritti e doveri all’interno del Comitato. L’elenco dei soci aderenti, cartaceo e/o elettronico, sarà tenuto a cura del Gruppo di coordinamento più avanti individuato. </p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">Il Comitato ha per scopi agire per favorire la concreta applicazione delle decisioni approvate dalla maggioranza degli italiani con i referendum del 12 e 13 giugno 2011 e più in generale agire a tutela dei beni comuni dei cittadini.</p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">Esso non ha limiti di tempo per la sua durata, ma potrà essere sciolto a maggioranza semplice dei soci da una assemblea appositamente convocata.</p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">L’eventuale registrazione del Comitato è demandata al Gruppo di Coordinamento, nei tempi e nei modi che si riterranno opportuni.</p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><b>Art. 2. Organizzazione </b>Organi del Comitato sono l’Assemblea dei soci, il Gruppo di Coordinamento e il Portavoce.</p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">L’<u>Assemblea dei soci</u>, convocata dal Portavoce, dal Gruppo di Coordinamento o da un terzo dei soci, si riunisce tutte le volte che sia necessario e comunque almeno una volta l’anno, entro il mese di marzo, per la programmazione di massima dell’attività e per l’approvazione dell’eventuale rendiconto economico dell’anno precedente. L’Assemblea elegge inoltre il Gruppo di coordinamento e vigila sulla corretta gestione del Comitato Nelle votazioni ciascun socio esprime un voto; anche i comitati/associazioni aderenti esprimono un solo voto, attraverso il loro rappresentante. È prevista la possibilità di delega. La convocazione avviene via mail almeno tre giorni prima della data fissata per la seduta. </p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">Il <u>Gruppo di coordinamento</u> è composto da cinque consiglieri eletti dall’Assemblea, resta in carica due anni ed è rieleggibile. Al proprio interno il coordinamento designa un <u>Portavoce</u> e si organizza con una divisione di incarichi e di compiti (es: tesoriere, responsabile comunicazione, responsabile sito web, ecc.) finalizzata a conseguire gli scopi di cui all’art. 1. Il coordinamento provvede a tutti gli adempimenti necessari per l’attività del Comitato. È possibile, ma non obbligatoria, anche la nomina di un vice coordinatore.</p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">Per il primo biennio l’assemblea costituente elegge i seguenti soci, in rappresentanza delle associazioni/comitati indicati tra parentesi: </p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">Daniele Mario Colantonio (Legambiente); Emanuel Crescenzi (La Fabbrica di Chieti); Nicoletta Di Francesco (WWF); Luciano Di Tizio (Associazione Acquariofili Abruzzese); Mara Miccoli (chietiscalo.it). </p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">Il Comitato, attraverso il Gruppo di coordinamento, si riferisce alle analoghe strutture costituite a livello nazionale e regionale con le quali interagisce con tutte le forme possibili per il raggiungimento dei fini comuni; il Comitato può inoltre collaborare con altri Comitati/Associazioni che abbiano analoghe finalità.</p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><b>Art. 3. Fondi </b>Il Comitato per il raggiungimento dei propri scopi raccoglie fondi con la modalità ideate e organizzate dagli analoghi comitati nazionale e regionale cui si riferisce; può inoltre organizzare collette e iniziative varie per la raccolta fondi , tra i propri aderenti e/ o tra tutti i cittadini, e può accettare contributi e/o donazioni. Tutti i fondi raccolti saranno destinati agli scopi di cui all’art. 1 del presente Statuto.</p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">La rendicontazione economica avviene annualmente con un rendiconto predisposto dal Coordinamento e sottoposto entro il marzo dell’anno successivo all’approvazione dell’assemblea.</p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm">Tutti gli incarichi in seno al Comitato sono svolti a titolo gratuito.</p> <p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm"><b>Art. 4. Generalità </b>Per tutto quanto non previsto dal presente Statuto valgono le norme di legge.</p>ABC Chietihttp://www.blogger.com/profile/02885842614903504728noreply@blogger.com0