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venerdì 22 marzo 2013

Si celebra oggi il World Water Day istituito dalle Nazioni Unite

Il Comitato Acqua e Beni Comuni Chieti accusa: sull’acqua il sindaco non rispetta gli impegni
La ipotizzata cessione delle reti danneggerà gli utenti: servizi meno efficienti e costi quasi triplicati

Si celebra domani, 22 marzo, la giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), ricorrenza istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite che invitano gli Stati membri a dedicare questo giorno alla promozione di attività concrete all’interno dei loro Paesi. La giornata servirà anche a rilanciare la raccolta firme per l'ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) finalizzata ad ottenere il riconoscimento del diritto umano all’acqua all’interno della Comunità Europea. In molte piazze saranno attivati banchetti, e materiale sulla campagna ICE è reperibile anche sul web http://www.acquapubblica.eu/materiali.
Questo appuntamento arriva a Chieti in un momento particolarmente delicato, con l’amministrazione intenzionata e piegarsi alla richiesta dell’eterno commissario regionale del servizio idrico Caputi, cedendo all’Ersi la titolarità delle reti acquedottistiche. Il Comune di Chieti ha, a differenza del carrozzone ACA, una gestione virtuosa dell’acqua con un servizio discretamente efficiente (grazie anche alla buona volontà e alla dedizione di un eccezionale gruppo di fontanieri) e con costi notevolmente più bassi rispetto alle medie regionali. La cessione delle reti senza una profonda riforma in senso democratico del servizio idrico va assolutamente evitata. I cittadini di Chieti non devono contribuire a ripianare i danni creati da anni di malagestione. C’è una proposta di legge regionale elaborata dai Comitati attraverso una ampissima consultazione dei cittadini: dev’essere questa la base per ricostruire un servizio efficiente, sano e senza costi aggiuntivi per gli utenti.
Aggiungiamo che nei giorni scorsi il sindaco di Chieti ha ricordato gli impegni presi il 10 marzo 2010, durante la campagna elettorale che avrebbe poi portato alla sua elezioni, con la Consulta Comunale delle Associazioni, e si è vantato di averli in gran parte rispettati. Il Comitato ABC Chieti gli ricorda tuttavia che ne manca uno particolarmente importante: in quella stessa riunione, davanti a centinaia di cittadini, l’allora candidato Umberto Di Primio, su precisa domanda del WWF, facendo seguito a una mozione votata all’unanimità dal consiglio municipale a tutela dell’acqua come bene pubblico privo di rilevanza economica, si era impegnato a far inserire questo concetto come “funzione imprescindibile” nello Statuto comunale. Di Primio aveva anzi sottolineato di suo pugno le espressioni bene pubblico e privo di rilevanza economica. Sono trascorsi tre anni e questo impegno è tuttora disatteso. Sono state anzi pure sin qui ignorate le oltre 1200 firme di cittadini raccolte dal WWF a sostegno di una petizione in tal senso consegnata al sindaco e al presidente del Consiglio comunale il 1 luglio 2010. Il World Water Day potrebbe rappresentare l’occasione giusta per attivare il processo virtuoso necessario per arrivare alla modifica dello Statuto comunale in linea con la saggia politica sull’acqua sino a ora (e speriamo anche in futuro) perseguita a Chieti e attualmente minacciata da una gestione regionale capace di creare solo carrozzoni che hanno sperperato milioni di denaro pubblico peggiorando complessivamente i servizi e aumentandone i costi per gli utenti e per la collettività.
Il portavoce
Luciano Di Tizio

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